RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Sostegno ai magistrati sul processo alla Diaz

Genova, 6 novembre 2008

Sostegno ai magistrati sul processo alla Diaz
PAOLO BENI e WALTER MASSA

«Abbiamo ascoltato l’ira di chi non accetta di essere sul banco degli imputati e quella delle persone offese che hanno aspettato il processo. E ora il processo c’é stato. Non cedete all’arroganza». Non possiamo che sottoscrivere le parole del pubblico ministero Zucca – condivise dall’altro pubblico ministero Cardona Albini a conclusione della replica alle arringhe delle difese nel processo per il massacro della scuola Diaz.
Quanto accaduto in quell’aula, infatti, è qualcosa che va ben oltre la normale dialettica contrapposizione tra accusa e difesa. Nessuna scusa da parte dell’avvocatura di Stato, contrariamente a quanto accaduto al processo per Bolzaneto.
Anzi, l’arroganza si è spinta fino ad accusare lo stesso magistrato di “falso ideologico” e ad affermare che la sospensione dello Stato di diritto c’è stata perché “la polizia è stata costretta a fuggire”.
Sentir parlare di “un clima da picnic” riguardo alla mattanza le cui drammatiche immagini tutti noi abbiamo ancora davanti agli occhi è vergognoso e ci inquieta, specie nel momento in cui il governo minaccia di inviare le forze di polizia nelle scuole e nelle università.
E’ per questo che prendiamo la parola prima che la sentenza sia pronunciata. Non per sfiducia nell’operato della magistratura, alla quale non abbiamo mai fatto mancare la nostra fiducia, anche quando non ne abbiamo condiviso alcune decisioni.
Al contrario, perchè crediamo sia importante che la società civile faccia sentire con forza la propria voce a sostegno dei magistrati che dovranno pronunciarsi in merito ad un episodio che Amnesty International ha definito “la più grave violazione dei diritti umani in un Paese democratico dal dopoguerra”.
Dopo questa sentenza, che confidiamo saprà punire le responsabilità accertate nel dibattimento, altri processi ci saranno. Per episodi di dimensioni più ridotte ma ugualmente importanti.
In un Paese che non ha saputo fare la scelta, coraggiosa, di una commissione d’inchiesta parlamentare non possiamo non essere a fianco di quei magistrati che cercano di applicare la legge nei confronti di quanti col loro comportamento l’hanno violata e infangata, prima con la violenza gratuita del loro comportamento e poi con l’arroganza di chi si crede impunibile.

PAOLO BENI è presidente nazionale Arci e WALTER MASSA è presidente Arci Liguria